Con la conclusione pubblica dal 17 maggio al 30 giugno scorso, è stata data ai cittadini l'opportunità di dire la propria sul "servizio pubblico radio televisivo e multimediale" con un questionario articolato su ben 36 quesiti. In 9.156 hanno completato ed inviato il questionario e i risultati sono adesso pubblici e consultabili. Secondo i partecipanti alla consultazione, ai canonici doveri del servizio pubblico, la Rai dovrebbe affiancare quello di promuovere l'innovazione. Più ristretta invece la percentuale di chi chiede al servizio pubblico di produrre contenuti specifici per Internet . In molti credono anche che la Rai dovrebbe aiutare nelle riduzione del digital divide e il 51% dei partecipanti pensa pure il servizio pubblico pensa pure il servizio pubblico debba promuovere le start-up nel settore audiovisivo e digitale. Ritornando a una sfera meno legata all'innovazione e più al racconto generale delle realtà, sono in molto che chiedono alla Rai di promuovere l'identità nazionale, meglio se con un canale di lingua inglese e lo pensa il 66% di coloro che hanno risposto. Spazio poi, ancora le maggioranza dei partecipanti anche alla valorizzazione di altre culture, per promuovere valori come integrazione e dialogo religioso ma senza necessariamente mettersi a produrre contenuti in altre lingue.
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