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Via libero alla legge sul Cinema con i fondi attesa da anni

Per Carlo Verdone le nome approvate alla Camera (voto decisivo) "finalmente definisco il nostro cinema in senso industriale, sburocratizzano le pratiche, premiano i nuovi talenti. Questa legge crea una vera industria andando un passo oltre il cinema d'autore. Anche se mantiene un occhio di rigurado verso i giovani autori e le opere prime. Ed è importante che sia stata realizzata con il contributo di tutti gli operatori del cinema, produttori, distributori, registi, autori. Il cinema entra a scuola. Una cosa che già che auspicava mio padre Mario trent'anni fa, questo ha anche scritto un libro. E nel liceo di Guidonia, 1.300 studenti, io ho contributo a trasformare l'aula magna in auditorium. Dopo le lezioni i ragazzi vanno al cinema." Quattrocento milioni di euro l'anno, aumento degli incentivi i giovani autori. Addio alla censura di Stato. Sono questi i cardini della nuova legge sul Cinema approvata otto mesi dopo essere stata presentata da Ministro Dario Franceschini. La vera novità è però l'ampliamento dell'ambito: non è una legge solo sul cinema, ma sugli audiovisivi, dunque anche fiction e produzioni televisive. Ora l'iniziativa passa alla Direzione Cinema, con il compito non facile di produrre pacchi di decreti attuativi in tempi brevi. La legge prevede che sia il Governo a regolare alcuni aspetti. Dalla tutela dei minori eliminata la censura "preventiva" a favore di una responsabilizzazione degli operatori alla promozione alla promozione delle opere europee fino alla regolamentazione dei rapporti di lavoro. E proprio su questo ultimo punto che le che le associazioni di settore pur esprimendo soddisfazione per la legge terrano i riflettori puntati nei prossimi mesi.
Chi vanno i contributi? 
Si parte dagli incentivi fiscali, tra cui il tax credit che sarà applicato fino al 40% per i produttori indipendenti e per le imprese estese. Poi gli incentivi automatici: saranno stabiliti meccanismi e procedure per eliminare ogni arbitrarietà dall'erogazione dei fondi. Ancora, i contributi seletivi: una commissione di 5 osperti valuterà le opere prime e i lavori di giovani autori "meritevoli" cui andranno tra il 15% e il 18% del fondo. Infine le promozione, cui sarà destinata il 3% del totale. Una parte dei quali andrà, tra gli altri, all'Istituto luce, alla Biennale di Venezia e al Centro Sperimentale di Cinematografia. Cinque milioni di euro l'anno saranno destinati a investimenti per il finanziamento di piccole impere e strart up che sviluppano prodotti legati all'audiovisivo.

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